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Mai 032022
 

Di cosa A? accusato, ora, il gigante della ricerca?

Alcuni procuratori generali hanno lanciato una nuova causa antitrust contro Google, accusando il gigante della ricerca di abusare del suo controllo del Play Store. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Los angeles causa antitrust contro Google

La causa A? stata presentata da 36 stati e Washington nella corte federale della Ca. Secondo quanto rivelato, la causa sfida la politica di Bing che costringe gli sviluppatori di software del yahoo Play a pagare una commissione del 30% sulle vendite effettuate attraverso l’app.

Yahoo ha recentemente ampliato le tasse per coprire piA? beni digitali acquistati sul Enjoy shop. CosA¬ facendo ha perA? preso di mira alcune importanti applicazioni che, precedentemente, erano state in grado di evitare ce tasse.

a€?A? strano che un gruppo di procuratori generali dello stato abbia scelto di presentare una causa attaccando un sistema che fornisce piA? apertura elizabeth scelta di altria€?, ha scritto yahoo in un article sul blogs in risposta alla causa. a€?Questa denuncia imita la causa altrettanto meritoria presentata da legendary video games, che ha beneficiato dell’apertura di Android os distribuendo la sua application Fortnite al di fuori di Bing Playa€?.

In agosto Epic Games ha citato in giudizio Bing per motivi simili. Lo sviluppatore di Fortnite sosteneva che ce pratiche della societA  avessero aumentato i prezzi per i consumatori online. Tuttavia questa causa venne completamente oscurata dalla causa parallela di Epic contro fruit.

Questa low A? l’unica causa antitrust che Bing deve affrontare. Al momento il gigante tecnologico si trova ad affrontare quattro influence federali. Tra di esse troviamo un caso in corso del Dipartimento di Giustizia che accusa l’azienda di pratiche monopolistiche nella pubblicitA  di ricerca.

A causa della recente e crescente pressione su Apple, alcuni aspetti della struttura tariffaria del Play Store sono stati messi in discussione.

Di recente legislatori e regolatori hanno ripetutamente messo in discussione ce capacitA  di fruit elizabeth Google di rendere i loro application shop i predefiniti sui dispositivi mobili. Oltretutto Google si A? unita ad fruit nell’abbassare la sua tassa al 15% per i piccoli sviluppatori.

Los angeles risposta di Bing

Google low ha tardato a dare la sua risposta in merito alla questione. Nella sua dichiarazione, Google sostiene https://hookupdates.net/alt-com-review/ che low solamente A? in concorrenza con altri OEM Android ma anche con fruit elizabeth il suo software shop. L’azienda sostiene che Apple A? il suo principale concorrente in termini di entrate dell’App shop.

a€?Siamo in concorrenza sia per gli sviluppatori che per i consumatori elizabeth se non stiamo fornendo loro la migliore esperienza su Bing Enjoy, hanno altre alternate tra cui sceglierea€?, aggiunge yahoo.

Google crede anche che il Play Store a€?aumenti los angeles concorrenzaa€?, menzionando specificamente che non A? l’unico modo in cui gli utenti possono installare applicazioni su Android. Menziona infatti la capacitA  di sideload apps su Android, la presenza di altri application shop incorporati elizabeth altro.

Prima del lancio di Android 12, l’azienda ha annunciato i piani per introdurre funzionalitA  simili al Gamble Store per i negozi di terze parti sul metodo operativo. Nonostante si tratti di una mossa che beneficia sia i consumatori che gli sviluppatori, la causa dipinge questa particolare decisione sotto una nuova luce.

Infine, Google sostiene che il Enjoy shop beneficia economicamente sia i consumatori che gli sviluppatori. Sostiene che la maggior parte degli sviluppatori non paga alcuna tassa di servizio. Per quelli che lo fanno, invece, le tasse rappresentano meno del 3percent.

L’azienda cita anche la sua recente diminuzione del 15% delle spese di servizio per il primo milione di dollari guadagnato dagli sviluppatori. Tuttavia, l’azienda prende ancora un taglio del 30% oltre questa cifra age prevede di imporre a tutte le software elencate sul Play shop di utilizzare il suo servizio di fatturazione.

Questo costringerebbe artisti del calibro di Netflix, legendary Games e complement cluster, proprietario di Tinder, ad aderire al metodo di fatturazione di Google elizabeth alle cifre delle commissioni a partire da settembre.

Per concludere, Google sostiene che questa causa intentata dagli stati danneggerA  i piccoli sviluppatori e i consumatori che mirano a proteggere. Di seguito vi riportiamo il commento.

Questa causa rischia di aumentare i costi per i piccoli sviluppatori, mettendo un freno alla loro capacitA  di innovare e competere. Si rischia, inoltre, di rendere le applicazioni in tutto l’ecosistema Android os meno sicure per i consumatori.

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